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Domotica

Dare la possibilità a tutte quelle persone con disabilità sia psicomotoria che cognitiva, di poter vivere in un ambiente adatto a loro.
Domotica e disabilità
Parlare di domotica finalizzata a persone disabili significa automaticamente parlare di ausili tecnologici, l’obiettivo in questo caso è molto evidente e cioè di raggiungere un certo grado di autonomia nell’ambiente domestico attraverso la valorizzazione delle funzionalità residue. Naturalmente quanto più queste saranno limitate, tanto più l’apporto fornito dai dispositivi di controllo ambientale potrà risultare apprezzabile. In questo ambito, si possono individuare tre categorie principali di funzioni di controllo ed di iterazione con l’ambiente circostante:
- il comando a distanza;
- la manipolazione assistita;
- l ’accesso al computer.
Tipiche funzioni di comando a distanza sono: accendere la luce, aprire la porta, alzare una saracinesca, accendere la televisione o la radio e regolarne il volume, formare i numeri del telefono, effettuare una chiamata di allarme, accendere il riscaldamento, regolare l’inclinazione del letto, ecc. E’ utile puntualizzare che per una persona con disabilità motorie che impediscono l’utilizzo dell’arto superiore l’accesso la strategia più comunemente utilizzata è quella di utilizzare un telecomando che sia in grado di essere comandato o tramite comandi vocali o tramite sensori che le funzionalità residue del paziente permettono. Tramite logiche di scansione sequenziale è possibile per una persona anche con ridottissime capacità motorie (battito di un ciglio, suffio, …) controllare luci, televisione, e tutto ciò che può essere riconducibile a questi telecomandi.

© 2015 by Stefano Persichino

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